Le tecniche sottrattive sono quelle che utilizzano macchine tradizionali (come tornio, frese, ecc.) che, partendo da un blocco pieno, rimuovono il materiale in eccesso, fino a ottenere il pezzo desiderato, con difficoltà nella realizzazione di sottosquadri o cavità complesse. Queste caratteristiche del pezzo possono richiedere diversi posizionamenti di lavorazione, utensili custom, o essere impossibili da realizzare. Le soluzioni tecnologiche additive, utilizzate dalle stampanti 3D risolvono questi problemi stampando l’oggetto strato dopo strato (layer) e utilizzando, quando servono, supporti rimovibili per le parti sospese.